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Butti Loredana

Loredana Butti incontra a Pontedera Gerzy Grotowski, figura che diverrà centrale nella sua ricerca artistica. Nella variegata pratica di teatrante parte dalla riduzione di testi letterari, spaziando dalla riscrittura di fiabe cattive di Roald Dahl, alle biografie di Cechov, Shakespeare, Goldoni dove fonde vita, pensiero e opera.

Produce e presenta i suoi lavori davanti a piccoli pubblici, portando l’arte scenica fuori dai suoi luoghi deputati per raggiungere quella fetta di pubblico che ancora si tiene lontano dalle sale teatrali; alla discoteca Alcatraz porta il suo testo DELITTI contro la pena capitale. Il Comune di Milano le offre il Teatro Elfo Puccini per la drammaturgia MEZZOGIORNO DI FUOCO NEI BALCANI sul tema del dopoguerra in Bosnia, e il Cam Garibaldi per INTERLUDIO coinvolgente spettacolo interattivo dove il pubblico recita assieme agli attori.

Attualmente sta scrivendo FRATELLI E SORELLE ambientato in piena pandemia in una casa abbandonata fra i monti della Valtellina.

LA REALE COMMITTENZA

Un Goldoni carico di anni e stanco di vedere osteggiata la sua Riforma per il Teatro, lascia l’Italia per andare a Parigi a dirigere la Comédie Italienne ma poco dopo si ritrova alla corte di Versailles ad insegnare la lingua italiana alle brutte sorelle di re Luigi XV. Per alleviare la sua malinconia la principessa Adelaide gli commissiona un interludio sul tema del nascente fenomeno della moda, lui entusiasta scrive Carnevale ispirandosi al suo amato testamento artistico dove anticipa l’avvento del Made in Italy. Convoca dall’Italia i suoi due attori prediletti e si mette all’opera, passando con gioia e coraggio dalla Riforma alla Rivoluzione del Teatro. La capricciosa committente, chiede sempre più spazio nello spettacolo e inoltre in cambio di una pensione a vita per Goldoni e la moglie, impone la presenza di un suo protetto giovane poeta con velleità d’attore. Il nostro eroe risolve la questione scrivendo una nuova parte che affida alla vivace servetta di casa, cosa che scatena le ire della prima attrice. Ma alla fine lo spettacolo non vedrà la luce perché sostituito da una grandiosa opera di Molière. Segue una lite furente fra artista e committente, lì si scopre che i due erano amanti e che lei invece di sistemare la grammatica del primo testo di Goldoni in lingua francese, si è permessa di riscriverlo e proporlo al maggiore teatro d’Europa. Nell’epilogo vediamo un pubblico osannante per l’opera Le bourru bienfaisant che consegna la fama di Goldoni alla storia.

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