RENZO MARTINELLI

RENZO MARTINELLI, regista di teatro, è stato in passato corridore motociclista.
Si è avvicinato all’ambito artistico studiando musica alla Scuola Civica di Milano e al teatro lavorando al fianco di Danio Manfredini e Cesare Ronconi. Nel 1993 ha fondato la compagnia di produzione
Teatro Aperto.
Dal 2004 è direttore di Teatro i a Milano, uno spazio riconosciuto a livello nazionale e internazionale, dedicato alla produzione, alla presentazione, alla diffusione del lavoro degli artisti contemporanei.
Il percorso di questi anni – oltre a video e pubblicazioni presso le più importanti case editrici, performance e installazioni e reading – lo ha condotto alla realizzazione di progetti originali tra drammaturgia e regia tra i quali si segnala: “Sebastian”, 1993, Teatro Out Off di Milano; “Lenti in Amore”, 1995/96,liberamente ispirato a Marguerite Duras, selezionato alla prima edizione di Scena Prima; “Cuore d’infinita distanza”, 1997, ispirato all’opera di Clarice Lispector, che ha debuttato all’interno del progetto Teatri90; “Legittima difesa”, 1998. CRT di Milano; “Quel m2 mai visto”, 1998/99, a partire da Samuel Beckett; “La lente scura”, 2003, dai testi di Anna Maria Ortese.
Dal 2000 inizia una attenta ricerca sul lavoro di autori contemporanei, dello stesso anno è infatti la sua regia de “La Santa”, di Antonio Moresco, edito da Bollati Boringhieri, che ha vinto il premio “sette spettacoli per un nuovo teatro italiano per il 2000” indetto dal Teatro di Roma,ha debuttato al Teatro Argentina e poi replicato per MilanOltre al Teatro Elfo-Portaromana.
Del triennio 2001/2003 è il Progetto Caosmologia: la prima parte “Sinfonia per corpi soli”, omaggio a Sarah Kane, scritto con Federica Fracassi, ha ottenuto il Premio speciale 2002 dei prestigiosi Premi Ubu; la seconda parte, su “Canti del caos” di Antonio Moresco, ha debuttato nel luglio 2003 in collaborazione con Santarcangelo dei teatri, Mondrian Kilroy e Xing ed ha poi portato alla
realizzazione dello spettacolo “Kamikaze”, selezionato all’interno del Progetto Petrolio a Napoli.
Per l’apertura della sede di Teatro i, ha lavorato a un progetto su Thomas Bernhard e ha presentato il primo studio intitolato “Il teatro è cominciato” e la produzione “Prima della pensione” nel maggio 2006 che ha replicato in importanti festival italiani.
Nell’ottica di sviluppare un focus sulla drammaturgia contemporanea, ha realizzato uno studio sul testo inedito “Morbid” di Fausto Paravidino e ha collaborato ad un ampio progetto con la giovane drammaturga Letizia Russo. Ha realizzato “Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese”, dal libro-indagine di Aldo Nove sui temi del precariato, e successivamente, in collaborazione con Direzione Strategie Tecnologiche della RAI, “In un luogo imprecisato” di Giorgio Manganelli. Grazie ad una forte tensione verso una scrittura inedita ed emergente nascono lecollaborazioni con il Centro Culturale Francese e “Face à Face. Parole di Francia per scene d’Italia” e il progetto “IL TEATRO DI CARYL CHURCHILL _Teatro i chiama Royal Court”, in partnership con Royal Court Theatre di Londra.
Ha curato la regia di “Incendi” di Wajdi Mouawad, di Hilda di Marie NDiaye, e proseguito la collaborazione con Aldo Nove per la realizzazione di “Maria – Oratorio di suoni e voci”, selezionato per la prima edizione di Teatri del Sacro. Sempre con il contributo dell’Institut Français di Milano e “Face à Face. Parole di Francia per Scene d’Italia”, ha realizzato “Lotta di negro e cani” di Bernard-Marie Koltès. Nel 2013 la costante ricerca drammaturgica di Teatro i viene premiata da una produzione targata Piccolo Teatro di Milano, che ha voluto che il nucleo storico della compagnia realizzasse sul suo palco “Blondi” di Massimo Sgorbani, parte di un più ampio progetto, una trilogia, “Innamorate dello spavento”, che comprende anche “Eva” e “Magda e lo spavento” i Cur la regia di tre testi di Francesca Garolla “N.N.”, “Solo di me – Se non fossi stata Ifigenia sarei Alcesti o Medea”, “Non correre Amleto”, che vede in
scena Milutin Dapcevic e Elena Ghiaurov. All’interno del progetto di formazione TO PLAY realizza “C’è un diritto dell’uomo alla codardia”, ispirato a “Germania3. Spettri sull’uomo morto” di Heiner Müller.
Si inaugura inoltre un percorso di indagine sulla lingua testoriana che parte da un esperimento drammaturgico che unifica i Tre Lai nell’interpretazione di Federica Fracassi e porta alla realizzazione di Erodiàs. L’indagine testoriana si conclude nel 2017 con l’allestimento e la regia de “Gli Angeli dello sterminio”, opera inedita di Giovanni Testori.
Nell’autunno dello stesso anno mette in scena “Tu es libre”, il testo di Francesca Garolla, finalista al Premio Riccione 2017. Nel 2018, nell’ambito del progetto europeo Fabulamundi, Renzo Martinelli mette in scena “Penthy sur la bande” della giovane autrice francese Magali Mougel e, al Teatro Filodrammatici, “Beyond Fukuyama”, del drammaturgo austriaco Thomas Köck. Nella primavera dello stesso anno cura la regia de “Lo Straniero – un funerale”, testo di Francesca Garolla liberamente ispirato a Lo Straniero di Albert Camus.
Renzo Martinelli ha al suo attivo numerose collaborazioni prestigiose come quelle con la Fondazione Arnaldo Pomodoro e con HangarBicocca.
In particolare ha realizzato alla Fondazione Arnaldo Pomodoro “Parla Persefone” dal testo inedito di Aldo Nove e con le musiche di Fabio Vacchi e la presenza in scena di Federica Fracassi e dal 2011 ha diretto la sezione teatrale di HangarBicocca.
Inoltre, proseguendo il suo percorso artistico a cavallo tra teatro ed altre discipline, ha collaborato con la casa discografica Sugar Music di Caterina Caselli, per la quale ha curato la regia delconcerto degli Avion Travel Nino Rota: L’amico Magico all’interno della manifestazione MusicAcross e in occasione del Festival del cinema di Roma, e la regia di COPYNIGHT – Serata d’autore / Concerto dedicato alla tutela dei diritti d’autore, in programma al Festival dei Mondi di Spoleto.
Come direttore artistico di Teatro i è stato promotore e organizzatore degli incontri:
– “Fare un teatro di guerra”, una retro-prospettiva con incursioni teatrali e dibattiti dedicata a Mario Martone, in collaborazione con C.S.Leoncavallo, che ha dato vita a una pubblicazione, e un documentario video. In collaborazione con Oliviero Ponte di Pino è nato, a seguito di quest’iniziativa, un forum di discussione online sul sito www.ateatro.it.
– “Scrivere sul fronte occidentale” (Milano – 11 novembre 2001) che ha avuto un seguito editoriale per i tipi di Feltrinelli.
-“Walkie-Talkie”, incontri tra testo e scena, un progetto pluriennale sulla drammaturgia che ha visto ospiti prestigiosi – come, tra gli altri, Claudio Meldolesi e Renata Molinari, Luca Ronconi, Edoardo Sanguineti, Mariangela Gualtieri – e ha inaugurato la collana ‘i quaderni di teatro aperto” per la casa editrice Principe Costante con cui sono stati pubblicati tre volumi: “Il Dramaturg” (2003); “Il teatro nascosto nel romanzo” (2004); “Poesia è Teatro” (2005).
-“Bernhard, teatro e altre rabbie” a cura di Sara Chiappori, Federica Fracassi, Renzo Martinelli coordinato da Franco Quadri, Eugenio Bernardi e Massimo Marino, con interventi di: Alessandro Gassman, Paolo Graziosi, Roberto Herlitzka, Lorenzo Loris, Roberto Menin, Renato Sarti, Massimo Verdastro, Milena Vukotic Renzo Martinelli è stato tra i fondatori del sito culturale collettivo www.nazioneindiana.com
Info su Teatro Aperto/Teatro i/Renzo Martinelli si possono trovare, tra le altre, sulle pubblicazioni:
Nuova scena italiana, di Chinzari/Ruffini, Castelvecchi. Exit, a cura di Francesco Bonami, Piccola
Biblioteca Oscar Mondadori. Lo spazio aperto, a cura di Tiziano Fratus, Editoria e Spettacolo. Il
Patalogo (a partire dal n°19), Ubulibri, e sulla rivista Stratagemmi.