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Casati Laura

Laura Francesca Casati, classe 1978. progettista culturale per necessità, regista per scelta, drammaturga per passione, curiosa per vocazione. Dopo gli studi in Lettere Moderne frequenta la Civica Scuola di teatro Paolo Grassi e nel 2005 si diploma in regia.
Muove i primi passi tra il Teatro della Tosse di Genova e l’Out Off a Milano. Si specializza nel teatro ragazzi e con alcuni colleghi nel 2008 fonda Spazio A3.
Mamma dal 2013, leggendo fiabe della buona notte riscopre la passione per la scrittura.
Ama l’odore d’inchiostro e cera d’api di archivi storici e piccoli musei. Nel 2017 fonda Memoreto, drammaturgia e narrazioni digitali per una nuova fruizione degli archivi d’azienda. Collabora a progetti d’arte partecipata e rigenerazione urbana.
Ha due desideri: scrivere storie con una forte eco civica e corale e dare parola a tutto ciò che abita territori di confine.
Quale strada per farlo? Ce n’è una già tracciata? La percorre. Non c’è? Esplora possibilità per nuovi sentieri.

Rosamenta

Amal e Khalil, neo sposi di fede islamica, vanno ad abitare nello stabile dove la cinquantenne Marta, ex infermiera ora flower designer allevia la sua solitudine coltivando il sogno di un giardino condiviso. Curiosità e stereotipi sin mescolano nella loro interazione quotidiana, limitata al tempo in cui i tre condomini si incrociano negli spazi esterni del caseggiato.
Marta è certa di possedere la verità sui due nuovi inquilini sin dalla prima occhiata. Khalil è un marito misogino e volgare, Amal una povera sposa sottomessa. Sarà davvero così?
Un’aiuola condivisa al centro del cortile comune è il terreno di gioco per stabilirlo: luogo d’incontro e litigio fa germogliare identità, verità, sogni e traumi nascosti. Curarsi dei fiori induce Marta Amal e Khalil a svelarsi senza pudore l’uno all’alto, ciascuno con la propria storia di discriminazione e vessazione, ognuno con un bagaglio di gioie e sofferenze legate all’omosessualità.
Con le mani nella terra si ritroveranno più vicini che mai e scopriranno di essere accomunati tutti e tre dallo stesso desiderio: rompere le etichette imposte dagli altri e scegliere in libertà come vivere l’amore.

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