Loading...

Cermelli Giulia

Giulia Cermelli nasce in Alessandria nel 1996. Conosce il teatro al liceo e se ne innamora, portandolo con sé dovunque si sposti. Si laurea in Comunicazione Interculturale a Torino, dove pubblica la sua prima raccolta di poesie: “Una volta eravamo poeti”. Nel 2017 si trasferisce ad Avignone per un anno. Lì impara il francese e comincia a collaborare come interprete. La conoscenza della lingua la porterà ad appassionarsi alla traduzione, collaborando con Emanuele Aldrovandi per il cortometraggio “Bataclan”. Si iscrive poi alla Paolo Grassi come autrice teatrale, dove scrive diversi testi e si avvicina alla danza e al video. In questo campo le sue ultime collaborazioni sono con “Vogue Talents” e con la “Rome Art Week” 2020.

1969

“1969” è la storia di una ragazza che lotta per esistere e sbagliare in una società che preme verso l’omologazione e la perfezione. Il monologo, ambientato tra la fine dei ’60 e che si sviluppa durante tutti i ’70, è tenuto insieme da una colonna sonora firmata Rolling Stones e racconta di una leggenda popolare che circolava in quegli anni: qualcuno che, dopo avere assunto troppi psichedelici, si trasforma in un succo d’arancia. E’ quello che succede a Jane, che cerca di capire il significato di normalità mentre il mondo intorno a lei condanna la fertilità e la particolarità: il normale diventa sterile, grigio, formattato. Jane cresce e subisce, finché non decide di ribellarsi. La sua storia si intreccia alla storia della sua generazione, della trasformazione degli hippy in yuppies, fino a mischiarsi con quella di Theodore Kaczynski, il famoso terrorista americano anche detto Unabomber. E' un racconto che valica l’appartenenza geografica e si aggrappa alla storia, parlando un linguaggio quasi cinematografico. Il pop e il dolore della vita quotidiana, un’alienazione che parla a tutti. Aggiungere arance a piacere.

LEGGI ESTRATTO (PDF) 


TORNA ALLA BIBLIOTECA