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Chiodi Alessandra

Alessandra Chiodi nasce a Genova il 14-11-1984. Inizia a interessarsi di Teatro a 15 anni frequentando un corso di recitazione presso l’associazione “Trovarsi” diretto da Lea Landi a Genova. Successivamente segue alcuni seminari dei seguenti Maestri: Umberto Ceriani, Fausto Paravidino, Raul Mansu, Mamadou Dioume, Rocco D’Onghia e Andrea Dalla Zanna. Si laurea in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Genova con la tesi dal titolo: “Il Don Giovanni di Elena Bono”. Durante il percorso di studi, insieme ad altri studenti, fonda la compagnia “ La Combriccola Degli Scapigliati”. Nel 2019 scrive la sceneggiatura del mediometraggio “Dodici centimetri di tacco”,attualmente disponibile sulla piattaforma “Indie Cinema”, con la regia di Fabio Giovinazzo. Al momento si occupa di organizzazione eventi presso lo Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro con sede a Milano.

Che c’è da ridere

“Che c’è da ridere?” è una riflessione sulla nostra contemporaneità, sul senso d'attesa verso quel futuro che con sempre più difficoltà riusciamo ad immaginare. Una riflessione sul linguaggio che, ora più che mai, è sempre più nevrotico. Nello spettacolo “Che c'è da ridere?” forse si ride, ma dietro alla risata si nasconde un vuoto. L'autrice si è ispirata ai grandi Maestri del Teatro dell'Assurdo del 900 quali: Eugène Ionesco, Samuel Beckett, Jean Tardieu , Karl Valentin. La pièce è composta da vari sketch ognuno dei quali affronta tematiche differenti: il senso dell’attesa, la necessità di trovare sempre un capro espiatorio di fronte alle problematiche e alla deresponsabilizzazione che ormai caratterizza la nostra società. “Che c’è da ridere?” vuole mettere in luce la superficialità che spesso accompagna le nostre scelte, superficialità dovuta all’abitudinarietà.
" … si aspetta, forse, un giorno le cose cambieranno."

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