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Chizzini Vanessa

Vanessa Chizzini è nata a Udine nel 1971, si è laureata al Dams di Bologna e vive a Milano, dove da più di vent’anni lavora nell’editoria. Da diverso tempo collabora con la Mondadori. Ha fondato e diretto Il principe costante Edizioni, piccola casa editrice di cinema e teatro, attiva tra il 2001 e il 2013.
Nel 2009 ha scritto il testo teatrale “Le nuvole nel piatto” di cui nel 2010 è stata fatta una lettura scenica con, tra gli altri, Laura Curino e Federica Fracassi.
Dal 2012 si dedica al progetto letterario “La vertigine del caso”, attualmente composto da due movimenti. Il primo movimento è a sua volta costituito da “L’eleganza matta” e “Vertigini e stravedimenti”; il secondo da “Questo nostro mondominio” e “Gli intempestivi”.
Nel 2016 ha ottenuto un brevetto per invenzione industriale per la “Cabina di fotoprotezione con spazzole spalmanti”, comparsa originariamente come invenzione letteraria ne La vertigine del caso.
Collabora alle pubblicazioni della libreria Covo della Ladra; in Ladri a Milano 1 figura un suo racconto, I falsi sollievi.

Le nuvole nel piatto

Le nuvole nel piatto si svolge in una cucina di tubi Innocenti dipinti d’arancio, dove s’incontrano cinque persone appartenenti alla stessa famiglia e a due diverse generazioni. Sono Caterina Guenzi, padrona di casa e operaia prossima alla pensione, i suoi figli Lucia, studentessa universitaria fuorisede, e Marco, militare di professione di ritorno dalla prima missione all'estero, sua sorella Silvana, l'“intellettuale di famiglia”, e il suo ex marito Gianni, titolare di una piccola ditta idraulica. È domenica: a tutti Caterina ha chiesto un pranzo di gioia, Lucia ha una bella notizia da dare, Marco spera che la sorella e la zia non lo tormentino per le sue scelte lavorative, Silvana ha promesso di evitare discussioni, Gianni si augura di riuscire a passare un po' di tempo con i suoi figli… A prendere forma e movimento è una conversazione di vita dove il realismo dei dialoghi e delle situazioni è solo una prima pelle, il telone di protezione di un ponteggio: con voli di parole e scompaginamenti di ruoli, si toccano temi come la giovinezza e la maturità, lo studio e il lavoro, le scelte personali e i riflessi sociali, le strade già tracciate e le vie ancora da scoprire.

«Cerco solo di essere realista» si schermisce a un certo punto Silvana. «Sarà perché non nuvoloseggi più» osserva Caterina. «Che significa?» le chiede Silvana. «Alzarsi da terra, liberare il pensiero, immaginare cose nuove e scendere giù a pioggia.»

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