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Di Fazio Francesca

Dopo una laurea in Italianistica presso l’Università di Bologna, sotto la direzione del prof. Gerardo Guccini, e un master professionale in Dramaturg Internazionale presso la Scuola Iolanda Gazzerro – ERT Fondazione, Francesca Di Fazio è attualmente iscritta al corso di Dottorato in Studi Teatrali presso l’Università Paul Valéry-Montpellier 3, nell’ambito del progetto europeo PuppetPlays (ERC GA 835193 – Horizon 2020). Sotto la direzione del prof. Didier Plassard e in cotutela con l’Università di Bologna sotto la direzione del prof. Enrico Pitozzi, la sua tesi è incentrata sulla
drammaturgia contemporanea francese e italiana per il teatro di figura.

Oltre all’attività accademica svolge quella di dramaturg in diversi progetti culturali, in collaborazione con istituzioni teatrali come ERT Fondazione (per il progetto Mediatori del Reale) e attraverso un’azione di ricerca per riviste teatrali (Stratagemmi). Nel luglio 2020 è co-autrice di “NNORD. Paralipomena e parerga” di Roberto Latini presso Kilowatt Festival. Nel febbraio 2021 è co-autrice in “Claudio e Gertrude sono morti”, radiodramma per la regia di Roberto Latini prodotto da Teatro Metastasio di Prato in
collaborazione con Rete Toscana Classica.

Phoenicopteridae – La verità del fenicottero

Comincia tutto da una bugia, per qualcuno di noi la sua prima bugia. È solo attraverso la bugia che si sperimenta il vero potere della parola in quanto atto creativo. La parola crea realtà, e questo è un fatto oggettivo, incontradicibile. È vero. E il vero è talmente tanto vero, che non possiamo non crederci. Eppure l'inganno è stato uno degli strumenti propulsori dell'evoluzione, quello che ha spinto l'uomo fuori dal regno animale attraverso la sua capacità immaginifica di raffigurarsi diverso da ciò che è. Questa facoltà, che l'uomo ritiene peculiare a sé, non è invece tanto diversa dai meccanismi di mimesi che mettono in atto le piante o gli animali. Ce lo ha dimostrato coi suoi studi sul mimetismo vegetale uno scienziato russo di nome Nikolaj Ivanovič Vavilov. In una gabbia di respirans respiranti lupus, un uomo che studia i meccanismi di inganno vegetali deve imparare dalle piante la maniera per sopravvivere in una società che usa tutta i mezzi a sua disposizione per mantenere saldo il potere e annullare il pensiero critico, azzerando le domande sulla veridicità delle informazioni fornite. Si dice che Vavilov sia morto nel gulag, o almeno è quello che l’NKVD ci ha fatto credere fin quando non sono stati resi pubblici i documenti che attestano come Vavilov non…
Dove sta la verità? Forse nel becco di un fenicottero.

Phoenicopteridae è uno dei cinque testi selezionati, all’interno della Biblioteca Virtuale, per diventare podcast scaricabili online.

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Baby Nessie

All’interno della propria casa, tra stralci di conversazioni con poche persone che sono lontane, F temporeggia in solitudine. Aspetta una telefonata che sembra destinata a non arrivare. Mentre rimescola una tazza di tè che tiene in mano, F e i personaggi che le ruotano attorno sono persi autisticamente nelle proprie cose, incapaci di comunicare, di prestare ascolto. Dall’esterno, attraverso i mezzi di comunicazione, giungono scenari desolati e violenti, deformazioni di una realtà verosimile, che sembrano essere avvertiti come qualcosa di infinitamente distante. Eppure lavorano, in qualche modo, all’interno di ciascuno, fino a far sperare una metamorfosi dell’essere umano in qualcos’altro: una nuova natura, una creatura magica.

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