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Djokovic Tolja

Cresciuta a Roma, vive a Milano. Laureata in Filologia e letteratura italiana con una tesi di ricerca sulla lettura ad alta voce del testo poetico, lavora nel teatro come attrice e autrice dal 2009 e nel 2018 partecipa al Corso di Perfezionamento Dramaturg Internazionale della Scuola di teatro Iolanda Gazzerro di ERT. Nel 2019 fonda la compagnia tostacarusa per cui è drammaturga e regista e con cui sta producendo il primo spettacolo, Quirk of Fate – Un capriccio della sorte, vincitore del bando di residenze Re.Te Ospitale e in semifinale al Premio Pancirolli. Nel 2020 scrive Teresa e la Nnotte, inserito nel radiodramma Hotel Blue Moon, e nel 2021 partecipa alla scrittura di Per la città dolente, produzione del Teatro Metastasio, entrambi con la regia di Roberto Latini.

Attualmente è impegnata come artista nel percorso di residenze per Dramaturg Mediatori del Reale promosso da ERT (settembre-giugno 2021).

Dialogo della ragazza (che è mia nonna) e del capotreno

Dialgo della ragazza e del capotreno è un testo breve, nato come riscrittura di una fiaba dei fratelli Grimm entrata in cortocircuito con una leggenda della mia famiglia. Dopo la seconda Guerra mondiale grandi masse di popolazione emigravano dal sud della Serbia povero verso il nord, più ricco. La nonna di mio padre, di origine montenegrina, si è trovata coinvolta in questa emigrazione di massa. In famiglia si racconta che il giorno della partenza la bisnonna, alla stazione con i suoi sette figli, volesse portare con sé la sua capra contro il parere del capotreno e che, in mezzo a milioni di persone in partenza, abbia bloccato il treno per ore cercando di guadagnarsi il passaggio. Alimentata dal vissuto personale e dalla fiaba con le sue illustrazioni, il Dialogo è una mia versione della storia, che si confronta con il tema della perdita e dell’avventura del crescere e con la necessità, talvolta, di lasciare indietro cose o parti di noi che amiamo.

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Dittico delle Terese

Il Dittico delle Terese è composto di due testi che, accompagnando la protagonista Teresa, si confrontano con il tema della solitudine e della metamorfosi. Si tratta di un'opera pensata per la voce, per la radio e comunque per una realizzazione in cui il suono è regnante e padrone.
Nel primo quadro una giovane Teresa, Teresina, attraversa una notte tra fantasmi, immagini vere o sognate di vita, incubi e fantasticherie che la vedono, come ultimo approdo, trasformata in cane lupo. La mattina la coglie un po’ spossata e sbalordita per aver superato un’altra notte di trasformazioni.
Il secondo episodio sposta l'angolo su un'età successiva di Teresa ed è una riscrittura libera delle Isole incantate di Melville. Teresa, partita credendo di andare in vacanza in Polinesia, finisce invece su una spiaggia delle Galapagos, si confronta con il nocciolo antico della vita e della specie, scivola nel carapace accogliente di una testuggine, prova le meravigliose opportunità di un involucro diverso e delibera di restare dall’altra parte.

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