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Lopardo Dino

Si forma come attore nel 2013 presso l’AIAD – Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Quirino; successivamente Q Academy teatro Quirinetta diretta da Alvaro Piccardi.
Contemporaneamente si laurea con una tesi sul radiodramma: Eduardo De Filippo in televisione.
Nel 2015 si specializza in sceneggiatura televisiva/cinematografica e drammaturgia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Frequenta diversi laboratori: Sergio RUBINI; Olli HAUENSTAIN; Krzysztof GEDROYC; Lello ARENA; Carlo BOSO; Emmanuel GALLOT-LA VALLEE’; Andrea PANGALLO; Francesco SAPONARO; Michele MONETTA;
G. Luigi GHERZI; Elisabetta POZZI; Michela LUCENTI.
Come autore scrive l’atto unico Trapanaterra vincitore del bando cura 2017 e semifinalista al premio InBox 2020; ATTESA miglior drammaturgia al festival Indivenire 2018 di Roma.
Successivamente ne cura la messa in scena e vince come miglior regia al Roma Fringe Festival 2018. Scrive la sceneggiatura per lungometraggio Batacatash in concorso al premio SIAE. Inoltre collabora per l’adattamento dell’Alcesti scrivendone i testi sulle tre moire. Autore dei brani dello
spettacolo The Beggar’s Opera andato in scena al Teatro Due di Parma. Nel 2019 Vince il premio miglior spettacolo con ION al festival nazionale INdivenire.

NOSTOI (turbata libertà degli incanti)

“Lì si viveva poco,
si finiva per essere attenti a ogni piccola cosa,
sensibili alle foglie appunto”.
(Alberto Paolini)

I folli fanno parte del paesaggio sociale. È pittoresco, ma serve a far capire se anche noi siamo folli o meno. Ci troviamo in un luogo e tanti luoghi che rievocano il passato di “loro” i vari protagonisti di questa vicenda grottesca.
“Loro” chi sono? Tutti quelli che per varie ragioni sono stati messi in disparte e spesso sono morti
nella loro solitudine. Cosa abbiamo fatto “noi” a “loro”?
Prima li abbiamo radunati e segregati in luoghi appositi, pensati per contenere le loro stranezze, le loro paure, le loro debolezze e la loro violenza, credendo così di allontanare quelle stesse cose da noi, come se questa operazione ci mondasse di difetti che in realtà fanno parte della natura umana.
Forse anche per sentirci superiori e diversi, più tranquilli, il male da una parte e il bene dall’altra.
È un giorno speciale. La notte della vigilia di capodanno. Sarà una grande festa all'interno di questa struttura che racchiude sogni, dolori, aspirazioni, desideri di 21 anime dannate. I preparativi per questa grande festa hanno inizio fuochi compresi.

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