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Motta Riccardo

Riccardo Motta (Cuggiono, 16 aprile 1989) consegue la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano nel 2013 e, nel 2016, si diploma al corso per Autore Teatrale, presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.

Tra il 2016 e il 2017, collabora con il Teatro Franco Parenti di Milano alle attività di inaugurazione e di animazione per la stagione invernale dei Bagni Misteriosi, sempre a Milano.

Nel 2017 è assistente alla regia di Michele De Vita Conti per lo spettacolo “Berlin Parade” (debuttato al festival “Da vicino nessuno è normale” nel luglio dello stesso anno) e, successivamente, di Renzo Martinelli per lo spettacolo “Tu es libre”, prodotto da Teatro i, nella stagione teatrale 2017/2018.

Dal 2018 al 2020 lavora presso la casa editrice Emons, in qualità di regista di audiolibri.

Dal 2020 collabora come autore freelance di podcast per la piattaforma online Gli Ascoltabili, della casa di produzione Cast Eduntaiment.

Il mondo piccolo

A seguito della morte dei facoltosi e famosissimi genitori, due fratelli decidono di vivere in totale
riservatezza. L’unica persona a vegliare su di loro è la Zia, che li ha cresciuti lontano dalle telecamere
e dagli occhi indiscreti, permettendogli di dedicarsi interamente ai propri studi e alle loro passioni.
Ma, in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa dei genitori, la Zia propone loro di
apparire in pubblico per ricordarli e per smentire, una volta per tutte, i dubbi e le dicerie sulla loro
esistenza che, col passare del tempo e grazie all’assenza da ogni piattaforma social, si sono fatti
sempre più insistenti.
Nonostante la riottosità e la paura iniziali, i due fratelli decidono di rilasciare una sola intervista, per
poi tornare alla loro vita privata. Le cose non vanno come previsto e, a causa del gran livello di
tensione, uno dei due fratelli viene colto da un grave malore.
Ormai chiusi definitivamente al mondo esterno, i due fratelli vivono in totale isolamento tra le stanze
disordinate e in rovina della loro casa. Persino la Zia è stata allontanata, ritenuta l’unica responsabile
della loro disfatta e averli costretti al pubblico ludibrio. Così, i due fratelli provano a ristabilire una
quotidianità priva della serena atmosfera iniziale, ma con la volontà di prendersi cura l’uno dell’altro
fino a soccombere a un’inevitabile conclusione.

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