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Sindaco Francesco

Scrive per il teatro da più di quindici anni, oltre ad attività sporadiche di regia e recitazione. Ha scritto e diretto tre spettacoli teatrali con diverse compagnie amatoriali, andati in scena in importanti teatri in Brianza
Settembre 2011 – Stagioni (Teatro Duse – Agrate Brianza)
Giugno 2014 – Moonchild (Teatro Duse – Agrate Brianza)
Marzo 2018 – Angeli (Cineteatro San Luigi – Concorezzo), realizzato in due eventi speciali raccogliendo oltre 700 persone di pubblico.

Studia e collabora da diversi anni con la Compagnia Alma Rosè (https://www.almarose.it/), realizzando drammaturgie e musiche originali dedicate ai corsi, tra cui riduzioni da Diario Di Scuola di Daniel Pennac, Cendrillon di Joel Pommerat e Viaggio agli inferni del secolo di Dino Buzzati.

Ha seguito corsi di specializzazione con Maurizio Salvalalio e Claudio Orlandini, più diversi corsi di drammaturgia alla Civica Scuola Paolo Grassi (Giulia Tollis) e Binario7 (Luca Spadaro).

Orazio e i satelliti

Orazio nasce gravemente menomato. La madre decide di provare a tutti i costi a salvarlo, ma il padre li abbandona e fugge.
Oggi Orazio ha sedici anni, è tetraplegico e muto, ma è comunque cresciuto: pensa, ragiona e vive una vita minima ma piena di cose. E’ ottimista ed ironico ed conversa virtualmente con Mami ed i personaggi della TV. Favoleggia suo padre mai conosciuto, attribuendogli le avventure più fantasiose, mentre in realtà è un piccolo imprenditore in disgrazia, che dopo gli ultimi fallimenti medita il suicidio.
Orazio sente in TV di un satellite cinese che sta precipitando, e immagina che gli farà incontrare il padre. Il padre a sua volta, ritrova speranza nel futuro immaginando di sottrarre oggetti di valore dalla casa da cui è fuggito anni prima.
Approfittando di un’uscita della ex moglie si introduce in casa e lì incontra Orazio, che credeva morto dopo la nascita, ed è preso dai senso di colpa.
Dopo la confusione iniziale Orazio lo riconosce, e i due pur non potendosi parlare condividono lo spettacolo in TV della caduta del satellite cinese, e una prima virtuale chiacchierata padre-figlio.
Il rientro anticipato della madre scatena una scenata violentissima con l’ex marito, che termina con la fuga precipitosa dell’uomo della casa, sotto lo sguardo angosciato e impotente di Orazio.
La madre si assopisce esausta, e Orazio viene preso da un crisi respiratoria fortissima, e continuando a favoleggiare le avventure del padre muore volando in cielo con i suoi amati satelliti.

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