Tanzi Laura
Laura Tanzi è tra i fondatori nel 2012 della compagnia Lyra Teatro, all’interno della quale è regista, attrice e drammaturga. Dal settembre 2017, la compagnia è attiva presso la Fabbrica del Vapore, nell’ambito del progetto The Art Land. Qui produce i propri lavori, realizza la rassegna di drammaturgie originali “Fabbricanti di mondi”, ospita spettacoli di compagnie indipendenti da tutta Italia e organizza workshop con insegnanti di fama internazionale.
Si avvicina alla drammaturgia nel 2014, durante una estesa residenza artistica con Kossi Efoui e Mamadou Dioume. Prosegue i suoi studi alla Biennale Teatro di Venezia del 2016 con Mark Ravenhill e soprattutto con Simon Stephens, con il quale ha nuove occasioni di studio nel corso degli ultimi tre anni.
Time Lapse
Time Lapse è un testo la cui struttura è ispirata a quella del romanzo "La casa del sonno" di
Jonathan Coe: le scena dispari sono sempre monologhi in risposta a domande “mute”
e si situano dopo un certo evento traumatico e violento, le scene pari sono dialoghi a due
che avvengono prima di tale evento, tranne che per il finale. Questa alternanza temporale
crea una struttura a specchio, in cui collocano i rapporti tra i personaggi, anche questi dicotomici:
troviamo un padre di famiglia domina i figli e la moglie ed un fratello maggiore che a sua volta
domina il minore, a cui fa da contrappunto un legame di alleanza ed affetto tra la madre e il figlio minore.
In questa tensione ho cercato di raccontare una storia che lega questa famiglia e mette a nudo
la solitudine e la devastazione interiore di ciascuno dei suoi membri.
Ascolto
Una persona sola chiama aiuto. Una voce nel buio risponde, dando luce e speranza.
E' soltanto una voce, eppure in quel momento è la vita.
Partendo dalle interviste ai volontari di Aras - Angeli in ascolto, un telefono di ascolto attivo a
Milano da molti anni, il testo racconta la storia di Ester, una ragazza in difficoltà, soffocata
dalla sua solitudine, e Clara, una volontaria che cerca di tirarla fuori dalla campana di vetro,
per poi trovarsi a fare i conti con il passato e le ferite ancora aperte.
Un lavoro per riflettere su come ritornare umani grazie alla parola e al dialogo.