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Traversi Laura Anahì

Di origine italiana, svizzera e argentina ha studiato sin da giovanissima musica e teatro.

Nel 2016 si è trasferita a Milano dove ha frequentato Lettere e Filosofia presso L’Università degli Studi di Milano e- dal 2008 al 2011 – la scuola del Piccolo di Milano diretta da Luca Ronconi. Nel 2011 ha inoltre seguito il corso biennale di perfezionamento del Teatro Laboratorio Toscana curato da Federico Tiezzi.

Nel 2014 ha dato vita al progetto teatrale, insieme a Fabrizio Rosso, La extravagancia #0 dal monologo di Rafael Spregelburd, spettacolo selezionato per l’edizione Schweizer Theatertreffen 2015. Nel 2016, insieme a Camilla Parini, debutta con Princesses Karaoke or something like that….spettacolo finalista del PREMIO Schweiz 2015. Dal 2016 inizia la collaborazione con il LAC di Lugano con Carmelo Rifici, Andrea Novicov, Emiliano Masala, Alan Alpenfelt e Leonardo Lidi. Nel 2018 fonda, insieme ad altri artisti, Collettivo Treppenwitz che debutta nel 2019 con lo spettacolo L’amore ist nicht une chose for everybody con la regia di Simon Waldvogel (spettacolo selezionato per l’edizione Schweizer Theatertreffen 2020).

Ha collaborato con Teatro i, Lab 121, Antonio Mingarelli, Maria Vittoria Bellingeri, Camilla Brison, Fabrizio Rosso e Nadir Vassena.

Non ci manca niente

D è un signore sulla settantina che potrebbe avere sia tredici che trecento anni. Un fisico asciutto con un pronunciato ventre che pare gonfiarsi ogni anno sempre più come una gravidanza misteriosa. Porta occhiali per leggere, altri occhiali per vedere da lontano, altri occhiali per scrivere e infine altri ancora per dipingere. Veste sempre con abiti da lavoro color blu, gli stessi da sempre. Nella vita ha conosciuto una sola donna, C. C è una signora sulla settantina che potrebbe avere sia tredici che trecento anni. Un corpo morbido e mutevole a seconda dell’umore. Magro nella tristezza e florido nella gioia. Ha mani miracolose in quanto capaci di creare e distruggere qualsiasi cosa. Quando parla sembra cantare le parole, strisciandole in una cadenza che ricorda un’antica lingua madre. Nella vita ha conosciuto un solo uomo, D.

D e C vivono soli su un’altura e sono gli unici sopravvissuti alla Pequeña, la grande onda che distrusse uomini, animali, terre e tutto ciò che era stato costruito fino ad allora. De C potrebbero riportare la vita sulla terra se solo si ricordassero come fare. La memoria fa brutti scherzi e torna a galla con un antico gioco.

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