Loading...

TESTO

Blessing, è un testo pensato per essere recitato e cantato, ispirato a fatto di cronaca. In una gelida giornata primaverile, un villaggio di frontiera si confronta con la morte tragica di una sconosciuta. Le voci narranti sono quelle di cinque donne dai nomi pagani e floreali, che, nella loro onniscienza, semidivine e semiferine (un po’ Parche, un po’ Erinni), seguono e raccontano la vicenda di Ossicino, una giovane donna che è sulle tracce di sua sorella Blessing, scomparsa dopo aver passato il confine.
La religione è presente come relitto, nenia e rito di riparazione di un certo horror vacui tangibile nelle zone di margine spaziale e temporale come la frontiera, che qui diventano centro. Come nell’Antigone, a Ossicino non sarà permesso di onorare le spoglie di Blessing, morta per acqua. Nel finale la mancata agnizione si trasforma in un canto per tutti i morti senza nome, per i volti cancellati dall’acqua e dall’oblìo.

AUTORI:

Carrieri Valeria