La storia racconta una delle molte giornate di Nina, ragazza adolescente che vive chiusa in camera da letto nella totale solitudine. La giovane dorme di giorno e si sveglia di notte per sfuggire all’incontro con le persone in carne ed ossa, inclusi i suoi genitori. Rimane però intatto il desiderio di relazione che trova soddisfazione nel fare il suo “gioco preferito”: come quando era bambina, Nina apre un album, guarda una foto, e immagina. Immagina la vita condensata là dentro. Come se quella foto fosse un barattolo di pomodoro per cucinare una pasta, espediente per consumare la compagnia di un amico. Costruisce una rete fittizia e parallela di amicizie e sogna vite che non si concede di vivere al momento: un migliore amico e sua madre, compagni di classe simpatici e ostili, semplici conoscenti. Sarà poi l’arrivo di un amico in carne ed ossa a rompere questa routine, portandola a riflettere sulla realtà che sta vivendo e a compiere delle scelte per il futuro.