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Alluvioni – dal fango alla luce

DAL 07 Ottobre 2016 AL 10 Ottobre 2016

Teatro i

Siamo in guerra. Contro la natura. Che arriva,travolge, lascia il segno.

Quando arriva l’onda di piena,tutto cambia, e ti sorprende mentre ami, lavori, guardi al futuro.

E spesso la piena lascia il fango.

Da questa immagine siamo partiti.

Dalle tante onde di piena che hanno travolto il nostro paese.

E da tutti gli istanti, che questa ferma, cristallizza.

Perché arriva ed esonda mentre ami, e tutto finisce e non capisci bene perché.

E ti lascia la voglia di sole, per fare almeno seccare il fango.

La piena ci lascia smarriti,ad osservare un paese,dove in nome della sicurezza si invitano i cittadini a farsi i Fiesse dai cantieri, ma è realtà o teatro?

Abbiamo la sensazione di vivere in un alitare perenne, sempre osservati,danzando sull’orlo dell’abisso.

Per rialzarsi dal fango.

Viviamo in un paese,dove alla politica si è sostituita Romagna mia, e continuiamo a danzare incuranti.

Una guerra, tra i territori e l’ambiente.

Olbia, Cinque Terre, Massa Carrara, la Maremma, Genova, Torino, l’Albegna, il Bisagno il Ferreggiano ed il Po.

Il paese dei cantieri, dove si inauguranno grandi opere, e ci sono i morti, 131 dal 2005.

Il paese dove si piange e ci si batte il petto.

Nella nostra ricerca ci ha colpito questa lettera, scritta da Samuele, che perse la nonna ad Olbia durante una piena ““Potremmo dare la colpa a quella che tutti hanno chiamato tornado e invece è colpa nostra che non abbiamo fatto niente contro la furia cementizia“.

Ma in tutto questo, ci piace pensare ancora al fango.

Da cui nella bibbia nasce la vita.

E nasce la donna, che la vita genera.

Fango che diventa luce.