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Blatte

DAL 06 Marzo 2019 AL 11 Marzo 2019

TEATRO i

di Michelangelo Zeno

Testo segnalato dalla giuria di PREMIO HYSTRIO SCRITTURE DI SCENA 2018

Hikikomori o ragazzi fantasma, così sono chiamati i giovani che non lavorano, non studiano e finiscono per rinchiudersi in casa, rifiutando qualsiasi tipo di contatto con l’esterno. Alex era uno di loro, ma la sua non è una famiglia tradizionale.

La madre Gwen, in seguito alla morte del primo marito, ha sposato il collega Carl, già padre di Olivia, che ha la stessa età di Alex. Il ragazzo, però, non riesce ad accettare la sua nuova vita.

La sua scelta sarà fatale: lo porterà alla morte per inedia. Una fine assurda e imponderabile per una famiglia benestante del mondo occidentale.

Fra rimpianti e sensi di colpa, fra liti furibonde e confessioni glaciali, i genitori seguiranno la loro parabola di negazione del dolore, si libereranno delle loro pulsioni distruttive, prepareranno il futuro cancellando il passato.

Sullo sfondo, come per evocazione o apparizione, Alex vive la sua avventura eroicomica in un mondo fantastico alla scoperta di una popolazione sconosciuta: le Blatte, piccoli esseri che prosperano al di là del tempo e degli eventi, nutrendosi delle macerie. Il suo percorso lo porterà a far rivivere un passato che non tornerà mai più, rivelando a tutti noi il prezzo di questa debolezza.

Tanti echi letterari (Shakespeare, Müller, Kafka, Beckett) ricorrono in un testo che ha in Amleto il suo specchio perfetto. Un tema, quello del divario generazionale, che la crisi economica ha reso ancora più profondo e insondabile, oscuro, fertile di istanze disumane, che trova nella rimozione la sua soluzione ideale per perpetrare i valori del benessere.

Per questo la scelta di attori giovani ma di alta formazione per uno spettacolo dalla forte impronta crossmediale che ricerca un’innovazione scenica grazie anche ai disegni del graphic-novelist Alberto Ponticelli, alle tracce elettroniche di Daemon Tapes e alle produzioni video di Grey Ledder curate da Alessandro Pisani. Una squadra eterogenea di artisti guidati in sinergia creativa da Girolamo Lucania per portare a compimento una produzione che vuole fare del teatro il luogo di confronto dei diversi linguaggi del liveshow.

Michelangelo Zeno
Si diploma in Drammaturgia alla Civica Scuola D’arte Drammatica “Paolo Grassi” nel 2010. Prosegue la sua formazione con seminari di regia. Il suo percorso è a cavallo fra la scrittura pura e la creazione di spettacoli, lo studio delle lingue e la critica letteraria. Nel corso degli anni collabora con riviste letterarie, teatri e compagnie, occupandosi anche della riscrittura e dell’allestimento di classici. Scrive con il compositore Gabriele Cosmi la pocket-opera MagenZeitOpera rappresentata nel 2014 a Venezia nell’ambito di BiennnaleMusica. Nel 2017 inizia presso il teatro “Luca Ronconi” di Gubbio un percorso residenziale sulla storia dell’Europa come storia della violenza. Nella stesso anno è medaglia d’argento nel premio Giovane Holden per la sua poesia.

Il suo testo MalaGrazia (edito da Caracò, Bologna) è messo in scena da Phoebe Zeitgeist per la regia di Giuseppe Isgrò. Dal 2018 è drammaturgo di produzione presso Cubo Teatro.


Girolamo Lucania
Dopo un lungo percorso di formazione, si diploma in Regia alla Civica Scuola D’Arte Drammatica “Paolo Grassi”, triennio 2006-2009. Dal 2010 è direttore artistico de Il Cerchio di Gesso.

Nel 2010 fonda il Cubo Teatro e la stagione teatrale Schegge, di cui cura la direzione artistica. Nel 2012 idea e dirige 52 Fiabe, un festival-spettacolo di Teatro di Piazza lungo un anno. Nel 2015 idea e cura la direzione artistica del festival di teatro nei cortili La Corte Aperta. Dal 2008 ha collaborato con realtà teatrali italiane ed estere. Lavora come regista teatrale in Cracovia, presso il Teatr Odwròcony e PWST, e Chisinau, presso Teatrul Ionesco. Dal 2010 è formatore teatrale. Dallo stesso anno è docente in Regia presso l’Atelier Teatro Fisico. Insegna presso vari Licei del torinese.