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Calcografia

DAL 21 Settembre 2016 AL 03 Ottobre 2016

Teatro i

Paolo Giorgio

Il lavoro è finito. Le analisi di Karl Marx sono esplose con il colpo di pistola di Guy Debord. Calcografia è un’azione che riflette sulla fine del lavoro come produzione di valore d’uso, riattivando in uno spazio teatrale un mestiere e la sua memoria. Giancarlo Migliavacca è stato uno stampatore d’arte, la sua biografia è una se-quenza di incontri e avventure grafiche coi maggiori artisti milanesi degli anni sessanta e settanta. Per la prima volta la sua capacità tecnica diventa agire performativo. In scena le sue mani guidano un torchio dando vita alla stampa multipla di un’ immagine, una serie numerata di opere che si realizzano nello sguardo dello spetta-tore. Sulla carta non si imprime solo l’inchiostro, ma la traccia di un sapere che attraversa le generazioni, ogni giorno sempre più violentemente adombrato dalla rivoluzione tecnologica e finanziaria. Pratichiamo un gesto di resistenza inutile, marginale spettacolarizzazione di un fare disperso, attraversato da altri segni, parole e risonanze. Restano soltanto dei fogli recisi, nuove fragili tracce. Allo spettatore la scelta se prendersene cura, nell’ombra delle mezze luci.

Calcografia è un’azione che riflette sulla fine del lavoro, riattivando in uno spazio teatrale un mestiere e la sua memoria. In scena le mani dello stampatore d’arte Giancarlo Migliavacca danno vita con un torchio alla stam-pa multipla di un’immagine, una serie numerata di opere che si realizzano nello sguardo dello spettatore. Re-stano dei fogli recisi, nuove fragili tracce di cui prendersi cura.

Circolo Bergman è un collettivo composto da Paolo Giorgio, Sarah Chiarcos e Marcello Gori. Il suo lavoro si muove fra la creazione di un repertorio di drammaturgia contemporanea e la sperimentazione in area perfor-mativa. Il Circolo è interessato alla ricerca di nuove forme di partecipazione dello spettatore all’azione teatrale e a una costante esplorazione dei margini entro i cui confini il teatro ridefinisce il suo ruolo sociale. Ha prodotto gli spettacoli: Le affinità elettive (testi di Sarah Chiarcos, Regia Paolo Giorgio, Teatro Libero), Lolita, non ora non qui (testi di Marcello Gori, regia di Paolo Giorgio, Teatro Libero), La cosa peggiore che può capitare a un cane (esperimento di scrittura partecipata di Sarah Chiarcos, Teatro Ringhiera), Odio Ezra Pound (testo e re-gia di Paolo Giorgio, Spazio Tertulliano). Ha prodotto le performance: Werther, o dell’assoluto (testi di Paolo Giorgio, IT Festival, Teatro i) e Fondamenta (testi di Paolo Giorgio, Teatro Ringhiera). Il festival Pergine Spet-tacolo Aperto gli ha commissionato a Luglio 2016 la performance site specific Macinante, percorso di riattiva-zione degli spazi del lavoro realizzata in un ex lanificio di fine Ottocento.