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Heartbreak Hotel • Taccuino dʼappunti n°1

DAL 16 Ottobre 2016 AL 21 Ottobre 2016

Teatro i

Un gioco di ruolo interattivo nel corso del quale lo spettatore veste i panni di un detective / scrittore chiamato a ricostruire, sulla base di un dossier, la sceneggiatura perduta di Dougla Duvall, scrittore americano scomparso improvvisamente nel nulla all’apice della sua carriera.

Ma lo spettatore / autore non sarà da solo. In una strana cella, nascosta nel profondo delle cantine dell’Heartbreak Hotel, una creatura attende, silenziosa. Chi avrà il coraggio di affrontarla?

Nel 2011 lo scrittore svedese Erik Maelstrøm pubblica un libro intitolato Heartbreak Hotel. È un romanzo non fiction nel quale viene raccontata la storia di Douglas Duvall, un giovane scrittore americano che nel 1945, sulla scia del successo a Broadway di una sua opera teatrale, sbarca ad Hollywood per lavorare allʼadattamento del romanzo Il Grande Orologio di Kenneth Fearing. Dopo un breve periodo di intensa attività, lo scrittore comincia a procrastinare le consegne, evita di rispondere al telefono alla Paramount, la casa di produzione del film, smette progressivamente di dar segni di vita. All’epoca la questione fu liquidata come l’ennesimo caso di scrittore in ansia da prestazione, schiacciato dalle pressioni e distratto dalle sirene hollywoodiane. Maelstrom, nel suo libro, ci dimostra che questa è solo una parte della verità. Al blocco creativo si mischia l’amore per Daisy, una giovane aspirante starlette, e a quest’amore

impossibile si mischia un’altra presenza, ancora più eterea: una seconda, misteriosa sceneggiatura. Nell’inverno del 1946 Duvall inizia infatti a scrivere un progetto non richiesto ed intitolato proprio Heartbreak Hotel. La produzione protesta. Nel giro di poco tempo il giovane scompare, senza lasciare traccia. Douglas Duvall è un personaggio poco noto al pubblico, ma la sua storia è conosciuta tra gli addetti ai lavori. Fu di ispirazione ai fratelli Coen per la scrittura di Barton Fink e a David Lynch per la sua trilogia di Los Angeles (Lost Highways – Mulholland Drive – Inland Empire). Il libro di Maelstrom è unʼappassionante indagine attraverso lʼanalisi di taccuini ritrovati, di pagine inviate alla produzione, d’interviste a conoscenti, colleghi e familiari superstiti. Maelstrøm tira le fila di un quadro apparentemente insolubile ed arriva a sfiorare teorie su mondi paralleli, tracciando una strada letteraria ibrida che dal noir si fa sempre più complessa sino a sconfinare in una specie di saggio di fisica moderna. La figura verso cui convergono le linee di questo misterioso disegno è la fantomatica Daisy, una figura a metà strada fra realtà e finzione con cui Maelstrom gioca sapientemente, trasformandola da semplice musa e fonte di ispirazione per la stesura di Heartbreak Hotel a una vera e propria presenza aliena. Senza cedere al cinismo del probabile e senza abbandonarsi ciecamente allʼimpossibile, Maelstrøm ci invita a considerare la realtà come qualcosa di fluido, modificabile, in cui fantasie letterarie, deliri amorosi e meraviglie del sovrannaturale si fondono senza soluzione di continuità.

Nel 2015 collettivo snaporaz inizia il progetto Heartbreak Hotel. Allʼinizio cʼè solo il titolo, un suono che colpisce come uno schiaffo. Il trio dʼartisti inizia a fantasticare e scrive, scrive, scrive la bellezza di 400 pagine fra dialoghi, monologhi, poesie, descrizioni e racconti. Un enorme taccuino dʼappunti che inizialmente si condensa nelle 18 pagine del Primo Soggiorno che debutta a teatro Litta. Da li il progetto decolla, diventa un susseguirsi di stanze, per ogni storia un codice linguistico diverso: prosa, danza, radiodramma, installazione. Dopo cinque opere ambientate all’Heartbreak Hotel il collettivo decide che è giunto il momento di classificare l’immensa e tentacolare mole di materiali, personaggi, intuizioni, scenari accumulati nel corso degli anni.

Durante questa fase di riordino il si imbatte in un personaggio secondario, abbandonato fra i faldoni, e saltato fuori chissà quando e chissà come dalla fantasia (dalla memoria?) di uno dei tre: Daisy, ballerina squinternata ma che pare saperla lunga, anzi lunghissima. Poco dopo, avviene una di quelle coincidenze impossibili da ignorare: i tre snaporaz si imbattono nel libro di Maelstrom, ovvero nella Daisy di Douglas Duvall. Da questa sorprendente e junghiana “casualità non casuale” nasce il progetto Il Taccuino dʼAppunti. A partire dal libro di Maelstrøm gli snaporaz decidono di ricostruire la sceneggiatura perduta di Douglas Duvall mettendo sul tavolo materiale originale e spunti per la costruzione di materiale nuovo. Un gioco di ruolo dove il pubblico maneggia in prima persona i testi, immerso in una “scena del crimine”: quella della sceneggiatura scomparsa. Sulla soglia, a pochi metri dal pubblico / investigatore una camera / prigione nella quale una fanciulla aspetta, languendo, da più di 60 anni. Perché come scrive Douglas Duvall in una delle sue ultime note “I personaggi soffrono a non venire completati. Sento le loro urla dalla cantina. Chi si occuperà di loro?”. Chi sarà il coraggioso che scenderà nelle cantine dellʼHeartbreak Hotel per scrivere la parola fine alla storia di Douglas e Daisy?

Foto © Fulvio Vanacore