All’interno della propria casa, tra stralci di conversazioni con poche persone che sono lontane, F temporeggia in solitudine. Aspetta una telefonata che sembra destinata a non arrivare. Mentre rimescola una tazza di tè che tiene in mano, F e i personaggi che le ruotano attorno sono persi autisticamente nelle proprie cose, incapaci di comunicare, di prestare ascolto. Dall’esterno, attraverso i mezzi di comunicazione, giungono scenari desolati e violenti, deformazioni di una realtà verosimile, che sembrano essere avvertiti come qualcosa di infinitamente distante. Eppure lavorano, in qualche modo, all’interno di ciascuno, fino a far sperare una metamorfosi dell’essere umano in qualcos’altro: una nuova natura, una creatura magica.