La Guerra dilania il paese ormai da anni. Un giorno si contano più vittime nello schieramento degli assedianti, il giorno dopo in quello degli assediati. Potrebbe andare avanti così per altri dieci, venti, o forse cento anni, prosciugando definitivamente le forze di entrambi gli eserciti, se non fosse che qualcuno ha un’idea per fermare questa inarrestabile carneficina: la regina.
Il suo piano è semplice: convincere la donna che il suo esercito tiene in ostaggio, Elena, l’antico casus belli, a consegnarsi in segreto. Gli uomini sono all’oscuro di tutto, l’unica alleata di cui la regina si fida è una giovane serva, una ragazzina schiva e impertinente che nessuno avrebbe notato se non fosse stata al servizio di Elena, la donna che mezza città – o forse tutta la città – odia.
Tenute ai margini dei processi decisionali, relegate a una non-vita solo apparentemente priva dell’orrore della guerra, costrette dai lutti alla forza sovrumana della sopportazione: proprio le eterne escluse, le donne, cercano, ora, di risolvere le cose da sole, una volta per tutte.