Loading...

TESTO

Olga si trova sul trampolino di una piscina. Sta per tuffarsi ma non riesce a vincere la paura del vuoto. La sua indecisione è talmente evidente che le si avvicina Marta, l’inserviente della piscina, che passa le giornate raccogliendo cartacce e disinfettando a terra. Marta si è tuffata un sacco di volte: non fa così paura. Dopotutto Olga è giovane, se non le fa adesso quelle esperienze, quando le fa? Con la sua corazza di grettezza, Marta offre un punto di vista inedito a Olga, che in realtà deriva soltanto dagli insegnamenti, che lei stessa non ha mai messo in pratica, di suo marito. L’uomo, non presente in scena, è un personaggio invisibile ma talmente tangibile da diventare una sorta di mentore virtuale per Olga, la quale si rende conto invece che Marta ha probabilmente più sovrastrutture di lei.
C’è un’altra ragione per cui Olga non vuole tuffarsi e Marta lo sa, perché è lei che conosce il contenuto dei cestini di tutti: nel suo ha trovato un test di gravidanza. La conversazione si sviluppa fino a toccare le corde più intime della protagonista, con tono surrealista. Cosa sono le figure del marito di Marta e del futuro figlio di Olga se non proiezioni opposte, reciprocamente ipotesi da confutare per assurdo per poter sostenere una tesi? Proiezioni sulla cui costruzione si ritrova il lascito del pensiero di Buber la cui teoria dell’Io-Tu aveva così pesantemente influenzato il lavoro di Bergman in “Persona”.

AUTORI:

Scansani Sabrina