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TESTO

Le nuvole nel piatto si svolge in una cucina di tubi Innocenti dipinti d’arancio, dove s’incontrano cinque persone appartenenti alla stessa famiglia e a due diverse generazioni. Sono Caterina Guenzi, padrona di casa e operaia prossima alla pensione, i suoi figli Lucia, studentessa universitaria fuorisede, e Marco, militare di professione di ritorno dalla prima missione all’estero, sua sorella Silvana, l’“intellettuale di famiglia”, e il suo ex marito Gianni, titolare di una piccola ditta idraulica. È domenica: a tutti Caterina ha chiesto un pranzo di gioia, Lucia ha una bella notizia da dare, Marco spera che la sorella e la zia non lo tormentino per le sue scelte lavorative, Silvana ha promesso di evitare discussioni, Gianni si augura di riuscire a passare un po’ di tempo con i suoi figli… A prendere forma e movimento è una conversazione di vita dove il realismo dei dialoghi e delle situazioni è solo una prima pelle, il telone di protezione di un ponteggio: con voli di parole e scompaginamenti di ruoli, si toccano temi come la giovinezza e la maturità, lo studio e il lavoro, le scelte personali e i riflessi sociali, le strade già tracciate e le vie ancora da scoprire.

«Cerco solo di essere realista» si schermisce a un certo punto Silvana. «Sarà perché non nuvoloseggi più» osserva Caterina. «Che significa?» le chiede Silvana. «Alzarsi da terra, liberare il pensiero, immaginare cose nuove e scendere giù a pioggia.»

AUTORI:

Chizzini Vanessa