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TESTO

Mirrorless è la storia di Pietro, un giovane e ottuso meccanico di quartiere che una sera scopre il cadavere di suo fratello in camera. Travolto dalle attenzioni mediatiche, viene spinto dall’opinione pubblica a convincersi di essere lui l’assassino, nonostante venga comprovata la sua innocenza, complice il turbolento rapporto che li legava.

Dopo un monologo iniziale dove Pietro ripercorre in modo frammentario quella sera, Pietro viene indotto a raccontare ciò che è successo dall’interlocutore di turno, impersonato dallo stesso attore.

La particolarità dello spettacolo è il meccanismo di evocazione di ispirazione brookiana con cui il pubblico viene implicitamente chiamato in causa: gli spettatori sono “attori passivi” che prestano il corpo a quattro identità ben definite: gli uditori del talk show in cui viene intervistato Pietro, l’audience mediatica attiva sui social network, gli ispettori di polizia che assistono all’interrogatorio, la giuria popolare presente in tribunale al verdetto finale.

Lo spettacolo vuole mettere in scena uno stratificato meccanismo meta-narrativo in cui il protagonista della vicenda si destreggia tra tre livelli interpretazione: l’attore in quanto tale, il personaggio che rappresenta sul palcoscenico e la maschera di personaggio mediatico che indossa, spinto dal sentimento voyeristico dell’opinione pubblica. Esattamente come accade nelle più disparate storie che popolano il nostro tempo.

AUTORI:

Scansani Sabrina