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TESTO

“Lì si viveva poco,
si finiva per essere attenti a ogni piccola cosa,
sensibili alle foglie appunto”.
(Alberto Paolini)

I folli fanno parte del paesaggio sociale. È pittoresco, ma serve a far capire se anche noi siamo folli o meno. Ci troviamo in un luogo e tanti luoghi che rievocano il passato di “loro” i vari protagonisti di questa vicenda grottesca.
“Loro” chi sono? Tutti quelli che per varie ragioni sono stati messi in disparte e spesso sono morti
nella loro solitudine. Cosa abbiamo fatto “noi” a “loro”?
Prima li abbiamo radunati e segregati in luoghi appositi, pensati per contenere le loro stranezze, le loro paure, le loro debolezze e la loro violenza, credendo così di allontanare quelle stesse cose da noi, come se questa operazione ci mondasse di difetti che in realtà fanno parte della natura umana.
Forse anche per sentirci superiori e diversi, più tranquilli, il male da una parte e il bene dall’altra.
È un giorno speciale. La notte della vigilia di capodanno. Sarà una grande festa all’interno di questa struttura che racchiude sogni, dolori, aspirazioni, desideri di 21 anime dannate. I preparativi per questa grande festa hanno inizio fuochi compresi.

AUTORI:

Lopardo Dino