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TESTO

Orazio nasce gravemente menomato. La madre decide di provare a tutti i costi a salvarlo, ma il padre li abbandona e fugge.
Oggi Orazio ha sedici anni, è tetraplegico e muto, ma è comunque cresciuto: pensa, ragiona e vive una vita minima ma piena di cose. E’ ottimista ed ironico ed conversa virtualmente con Mami ed i personaggi della TV. Favoleggia suo padre mai conosciuto, attribuendogli le avventure più fantasiose, mentre in realtà è un piccolo imprenditore in disgrazia, che dopo gli ultimi fallimenti medita il suicidio.
Orazio sente in TV di un satellite cinese che sta precipitando, e immagina che gli farà incontrare il padre. Il padre a sua volta, ritrova speranza nel futuro immaginando di sottrarre oggetti di valore dalla casa da cui è fuggito anni prima.
Approfittando di un’uscita della ex moglie si introduce in casa e lì incontra Orazio, che credeva morto dopo la nascita, ed è preso dai senso di colpa.
Dopo la confusione iniziale Orazio lo riconosce, e i due pur non potendosi parlare condividono lo spettacolo in TV della caduta del satellite cinese, e una prima virtuale chiacchierata padre-figlio.
Il rientro anticipato della madre scatena una scenata violentissima con l’ex marito, che termina con la fuga precipitosa dell’uomo della casa, sotto lo sguardo angosciato e impotente di Orazio.
La madre si assopisce esausta, e Orazio viene preso da un crisi respiratoria fortissima, e continuando a favoleggiare le avventure del padre muore volando in cielo con i suoi amati satelliti.

AUTORI:

Sindaco Francesco