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TESTO

Ho cercato di indagare il confine tra il reale e surreale. Mi sono ispirata alle fotografie di Cecile Decorniquet. Il suo lavoro fotografico mette in evidenzia l’ambiguità della fase dell’infanzia, attraverso la creazione di un mondo fantastico, dove non esiste spazio o tempo.

I suoi ritratti non sono angelici. I ritratti sottolineano l’eterna contraddizione umana tra ciò che vogliamo e ciò che il mondo si aspetta da noi.
Quanto è labile il confine tra reale e surreale? Come lo stesso confine tra finzione e realtà a teatro.
Nel monologo è in scena una donna che rivive parte di alcuni ricordi d’infanzia, in particolare il suo rapporto con il padre. Ma tutto è giocato sul fatto che il lettore ha la sensazione continua di non capire se ciò che legge è parte del passato o del presente della donna, è accaduto oppure no.

AUTORI:

Ferronato Chiara