Questa lettera sul pagliaccio morto
«Questo testo racconta la vita di un personaggio inventato, senza sentire neanche per un attimo la necessità di dover dire che è inventato. Racconta di un essere umano che riceve il compito di raccontare l’intera vita di qualcun altro, e di come questo essere umano prende sulle sue spalle questo compito enorme. Racconta della vita di un uomo nelle parole di chi lo ha conosciuto giusto il tempo necessario di farsi raccontare la sua vita, e poi morire. Non so dire se è una storia di umanità, di fratellanza, se è una storia delle storie, se è una storia di un uomo con qualche sfumatura della storia dell’Uomo, ma so che è una storia che ha a che fare col senso primigenio di ciò che è il fratello. Con questo lavoro, cerco di interrogare me stesso prima ancora che la scena, e poi cerco di interrogare la scena con la stessa innocenza di quando interrogo me stesso.»
Davide Pascarella